Questo tour prevede la visita delle chiese barocche e neoclassiche costruite a Rivarolo dall'inizio del Seicento alla fine del Settecento ponendo l'attenzione sulla compresenza di due stili molto diversi tra loro nel corso del XVIII secolo. Il percorso prevede anche cenni storici della Rivarolo settecentesca, che in quel periodo viene ridisegnata ed acquisisce un aspetto sabaudo ed elegante.
Originaria del Quattrocento, viene abbattuta nel 1735 a causa del profondo degrado. I lavori di ricostruzione vengono portati a termine dall'architetto Costanzo Michela nel 1736. La facciata barocca è composta da mattoni a vista e presenta colonne di ordine dorico ed eleganti linee barocche che risultano però essere meno imponenti rispetto a quelle della chiesa di san Michele.
La chiesa che si vede oggi viene costruita nel 1754 sul precedente sito di una cappella fatta erigere nel 1630 per far fronte ad una terribile epidemia di peste. La facciata presenta caratteristiche neoclassiche costituite da colonne con capitelli dorici e ionici e immagini di quattro santi.
Casa Toesca è un palazzo settecentesco dalla sobria facciata neoclassica. Al suo interno le sale conservano ancora i soffitti affrescati e la struttura delle ville nobiliari del tempo. Oggi è in parte residenza privata e in parte sede dell'associazione culturale Areacreativa42 che ha adibito l'ala destra della villa ad uso espositivo per mostre di arte contemporanea.
La piazza era in origine il giardino interno di Palazzo Lomellini , oggi sede comunale. Nella seconda metà dell'Ottocento viene edificato l'elegante porticato in mattoni a vista e la piazza diventa sede del mercato del grano, a inizio Novecento sostituito con il mercato dei polli e poi con il mercato del burro, che viene venduto fino agli anni Settanta, tanto che la piazza è ancora nota con il nome piemontese di "piasa del buro".
Il palazzo, una volta privato, è oggi sede del municipio dal 1838, quando la famiglia proprietaria lo cede al comune. E' così che la sala delle feste, interamente affrescata con decorazioni floreali, finta balaustra ed imitazioni di tappezzeria, diventa sala Consiliare.
Costituito da una muratura a pietra di fiume, ha elementi tardo medievali come una finestra ogiva e un arco a sesto acuto. Si ipotizza che l' edificio inizialmente fosse una casa- forte probabilmente ad uso pubblico considerando l' ampiezza dell' arco di ingresso. Viene poi trasformato in teatro nel Settecento, nell' Novecento diventa dapprima un cinema, durante la Seconda Guerra Mondiale un magazzino che rischia di essere abbattuto ed infine dal 1982 ospita la Biblioteca Comunale.
Il primo blocco del castello risale al XIV sec per volontà dei conti di San Martino, subì ampliamenti nel XV secolo e XVIII secolo e venne completamente restaurato alla fine dell' 800 dagli architetti D' Andrade e Nigra. Nel portico del cortile interno sono presenti affreschi del 1400. Dal 1982 è proprietà del comune di Rivarolo Canavese.
L' autorizzazione a costruire le mura viene data nel 1357 da Amedeo VI di Savoia, i resti facevano parte della cinta muraria di forma quadrangolare che difendeva il castrum. I resti visibili sono costituiti da ciottoli di fiume incastrati in file oblique e inclinate in senso opposto formando il tipico incastro a "lisca di pesce".
Nel XIII secolo tale zona veniva chiamata "borgus novus", presenta un tratto di muro di recinzione di 45 mt formato da ciottoli di fiume incastrati a lisca di pesce. Si può notare una riana ossia una fessura divisoria tra due case che serviva da raccolta di acqua piovana, scarico dei servizi igienici e tagliafuoco.